Osservatorio nazionale sulla trasparenza

Osservatorio nazionale sulla trasparenza

La necessità di organizzare questo primo incontro nasce dagli interrogativi emersi sulla costituzione di un Osservatorio che si occupasse di trasparenza in questa fase così complessa. Il contesto può essere riassunto come segue. 

  • Federsanità va percepita come un organismo di servizio e strumentale, che – mai come in questo momento – ha il compito di promuovere fiducia nei confronti delle strutture del Servizio Sanitario Nazionale. In questo senso deve essere letto anche tutto il dibattito sugli errori in sanità, sulle richieste di risarcimento in corso e possibili in futuro. Occorre però individuare le modalità e le azioni per avviare un’operazione che porti fiducia nelle strutture e negli operatori. 
  • La pandemia ha fortemente compromesso il tradizionale approccio di cura individuale (medico – paziente) e ha inserito con forza elementi legati alla comunità: il comportamento del singolo (corretto o meno) ha effetti sull’intera comunità. Non solo, le ragioni della salute si tirano dietro tutti quei diritti che sembravano andare un po’ per conto proprio: la scuola, la mobilità, lo sport, il divertimento ecc. Ora, la necessità di un approccio sanitario a 360° per combattere la pandemia trascina e limita, in qualche modo, gli altri diritti. 
  • In questo contesto si inserisce il tema del Tempo e dello Spazio che subiscono, giocoforza, un cambiamento e sul tema del cambiamento e sulle categorie Tempo-Spazio è necessario concentrarsi per trovare le soluzioni ai problemi.
  • Pensare e dire che tutto si risolva “qui ed ora” senza contrasti appartiene ad una visione populista che non tiene conto delle variabili e del Tempo nelle sue dimensioni e ne è, al tempo stesso, la sua negazione. E’ necessario un messaggio di cambiamento culturale, difficile in un’era ormai tutta digitale e che ha reso digitale e immediata anche la percezione della realtà mentre la realtà non lo è perché è fatta di Spazio e di Tempo. 
Le questioni di natura più pratica, attorno alle quali trovare esperienze e fare proposte, sono diverse. 
Se quella della pandemia è stata più volte definita “una guerra”, occorre domandarsi come risollevarsi dalle macerie lasciate da questa guerra (liste d’attesa saltate, pazienti cronici non curati, RSA e Case di riposo trasformate in cimiteri...), come attrezzarsi per risolvere le falle che un sistema ospedale-centrico ha mostrato in tutta la sua tragicità

E’ necessario fare trasparenza sulla realtà del territorio per far emergere quelle realtà puntiformi (medici di medicina generale, consultori, ambulatori, case della salute, ecc.) che non riescono ad emergere come rete e ad essere immediatamente individuabili come lo sono gli ospedali la cui segnaletica è diffusa nelle nostre città e sulle strade. 

Occorre porsi adesso il tema di quale sanità deve “sopravvivere al Covid”, esaminare la qualità del servizio connessa a quello che è l’impatto sulla qualità della vita dei cittadini nel suo senso più ampio, ragionare su come superare le disuguaglianze nell’accesso ai servizi che, dopo mesi di Covid, saranno ancora più evidenti. E’ necessario cambiare l’approccio individuando obiettivi di benessere, di salute, di positività e felicità dei cittadini. 

Questo primo incontro vuole essere una occasione per ragionare alla luce di alcune informazioni di base sulla salute dei cittadini desunte dalle mappe epidemiologiche articolate in maniera differente. 

INTERVENGONO

Tiziana Frittelli, Direttore generale AOU Policlinico Tor Vergata di Roma, Presidente Federsanità - Confederazione Federsanità Anci regionali 
Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo, Presidente ANCI Sicilia e Presidente dell’Osservatorio di Federsanità su trasparenza e anticorruzione. 
Marina Davoli, Direttore del Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio, Responsabile Tecnico Scientifico del Programma Nazionale di Valutazione Esiti (PNE). 
Giuseppe Costa, Professore Ordinario di Igiene presso l’Università di Torino e Direttore della S.C.a.D.U. Epidemiologia dell’ASL TO3, Centro di riferimento per i Determinanti sociali di salute e salute in tutte le politiche. 
Salvatore Scondotto, Presidente dell'Associazione italiana di epidemiologia (AIE), Dirigente presso l'Osservatorio epidemiologico della Regione Sicilia.