Cosa pensano i direttori generali delle politiche legate al personale sanitario? Questa la
domanda di partenza della Survey promossa da Federsanità in collaborazione con C.R.E.A.
Sanità, i cui risultati sono stati presentati ad Arezzo nell’ambito del Forum Risk Management
2022.
Cinquantina domande per gettare luce su uno dei nodi non affrontati dal Pnrr, che prevede
una parte residuale di risorse per le spese correnti. L’idea è che, poiché gli investimenti
permessi dal Piano di Ripresa e Resilienza siano fruttuosi, il Piano dovrebbe essere affiancato
da riforme strutturali. Viviamo una stagione di necessario mutamento organizzativo. In
questo contesto è improcrastinabile una seria e complessiva riflessione su vari aspetti critici,
relativi al personale del Servizio sanitario nazionale. Occorre infatti un’operazione poderosa
di change management per la nuova sanità territoriale, ripensando profondamente l’assetto
del personale sia sotto il profilo delle acquisizioni che su quello dell’organizzazione”. Tutti i dati sono
consultabili sul sito www.federsanita.it
Sanità 4.0 - 02/2022
Sanità 4.0 - 03/2021
Non smettiamo di comunicare, nonostante
la violenza anche verbale che colpisce le
nostre strutture sanitarie e gli operatori che
vi lavorano. Federsanità lancia la proposta
degli Stati generali della Comunicazione in
Sanità.
Sarà un evento che valorizzerà la forza
della condivisione e della rete del Tavolo
comunicatori delle aziende sanitarie che, in
questi durissimi mesi di pandemia, hanno
reso possibile tessere un filo diretto con i
cittadini.
Siamo di fronte ad un corto circuito culturale
e informativo. Quello a cui abbiamo assistito
sabato 9 ottobre a Roma è la chiara
dimostrazione che sta montando un clima di
intolleranza che non può essere accettato in
nessuna maniera, un attacco al diritto alla
salute e a chi questo diritto è chiamato a
tutelarlo ogni giorno con dedizione.
L’irruzione al Pronto soccorso del Policlinico
Umberto I di Roma, a danno di infermieri,
medici, operatori che erano impegnati a
prestare assistenza a pazienti in emergenza
è stato un atto deplorevole che costituisce
un attacco alla dimensione universalistica
e solidaristica del nostro servizio sanitario
nazionale.
Sanità 4.0 - 01/2021
In uscita il primo numero del 2021 della rivista di Federsanità “Sanità 4.0. Le Aziende sanitarie dialogano”. Le priorità per la federazione della aziende sanitarie e dei comuni rispetto al Pnrr, il tema del ruolo dell’infermiere di comunità nell’era post covid, la telemedicina per la gestione di casi clinici complessi, un focus sull’infection control con uno sguardo anche all’etica di impresa per migliorare la qualità della vita attraverso la tutela della salute. Sono solo alcuni degli approfondimenti del primo numero 2021.
LeggiSanità 4.0 - 10/2020
Giornale Sanità 4.0 26/10/2020. Questo numero della rivista Sanità 4.0, periodico del Forum dei Direttori Generali di Federsanità-Confederazione Federsanità Anci regionali è interamente dedicato alle buone pratiche sulla teleassistenza che in questi mesi hanno reso efficace la rete ospedale-territorio.
Sanità 4.0 - 02/2020
L’intero mondo della sanità in Italia sarà
chiamato a rispondere delle azioni messe
in atto in tempo di emergenza sulla base di
linee guida e norme concepite prima della
pandemia.
In questo senso è necessario iniziare a
ragionare in termini di sostenibilità. Con
questo scopo Federsanità ha promosso
nell’ambito del Forum Risk Management di
Arezzo, quest’anno “virtual event”, una tavola
rotonda per mettere al centro del dibattito,
avviato proprio all’inizio del mese di marzo,
il tema della responsabilità professionale
e datoriale che deve essere valutata sulla
base delle informazioni e delle indicazioni in
vigore al momento dell’azione. La risposta
all’epidemia, infatti, si è evoluta nel corso del
tempo perché sono cambiate le istruzioni
nazionali man mano che si accumulava
evidenza scientifica sul comportamento del
virus.
A loro volta, queste istruzioni modificavano la –
spesso stringente – procedura di accoglienza
e diagnosi, stabilendo chi e come dovesse
sottoporsi a specifici esami e trattamenti.
Il rischio, al momento, è che gli operatori
sanitari, nonché il personale amministrativo e
dirigenziale della sanità – ognuno per le sue
funzioni – verranno chiamati a rispondere
del loro operato sulla base di informazioni
che non erano disponibili nel momento in cui
l’azione avveniva.